La Sindrome di De Quervain

  • Dottoressa Doriana Scarlata

La Sindrome di De Quervain è una tenosinovite stenosante, ovvero un’infiammazione che colpisce la guaina sinoviale, dei due tendini del pollice: l’abduttore lungo (ABL) e l’estensore breve (EB).

Questi due tendini, che hanno il compito (fondamentale) di far muovere il pollice in estensione e abduzione, provengono dall’avambraccio e, prima di arrivare alla mano e al dito, al loro passaggio al polso in prossimità di una sporgenza laterale del radio (stiloide), scorrono all’interno di un tunnel il cui tetto è formato da un retinacolo fibroso.
Quando si infiammano, aumentando di volume, entrano in attrito con il canale che li contiene e da qui insorge il dolore e la progressiva impossibilità a compiere anche piccoli movimenti con il pollice.
Quando i tendini che passano sotto al legamento degli estensori si infiammano, lo irritano a loro volta in un circolo vizioso. Per questo, occorre mettere a riposo questo comparto con un trattamento conservativo in primis e chirurgico qualora il trattamento conservativo dopo almeno 3/4 mesi di trattamento non sia stato efficace.

Ecco le persone che ne sono più colpite: “Nelle neomamme e neononne o puericultrici si riconosce tramite il test di finkelstein che si esegue facendo stringere il pollice all’interno delle altre dita chiuse a pugno, oppure tramite un’ecografia.
Sono sconsigliate le infiltrazioni di cortisone perché possono rovinare i tessuti fino a provocare una “rottura tendinea”.

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Trattamento:

  • Protocollo conservativo.
    Tutore da indossare di notte in Termoplastico costruito su misura dal terapista della mano che tiene a riposo e in scarico il primo raggio.
    Terapia antinfiammatoria strumentale, ottimi risultati con tecarterapia e topica.
    Eventuale tutore diurno che limiti la deviazione ulnare del polso.
    Rivedere l’utilizzo del polso e della mano nell’attività lavorativa sportiva e della vita quotidiana.
    Studi fatti hanno dimostrato che anche un buon tono dei muscoli addominali e del dorso posso favorire un più corretto uso dell avambraccio per un equilibrio motorio e quindi un insorgenza minore dell infiammazione dei tendini del primo raggio.

  • Nei casi più gravi e cronici o dove ha fallito il trattamento conservativo, la soluzione è, invece, di tipo chirurgico eseguito da un chirurgo della mano ed adeguata riabilitazione nel post operatorio per recupero del movimento e scorrimento dei tendini e della cicatrice chirurgica che se non trattata forma delle aderenze e si incorre ad avere dinuovo limitazioni di movimento e scorrimento tendineo.

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